Rivista quadrimestrale interdisciplinare fondata nel 1989 |
IL NODO SCIENZAGUERRA
di Angelo Baracca
Nei meccanismi coercitivi della globalizzazione la scienza e la tecnica hanno un ruolo determinante e insostituibile
Lintervento della Nato nei Balcani ci induce a rivedere molti dei nostri paradigmi di fondo. La consapevolezza che qualcosa di radicalmente nuovo si è innescato nei rapporti internazionali e nellorganizzazione mondiale sembra consolidata, anche se è ancora presto per poter valutare tutte le implicazioni e prevedere gli sviluppi futuri. Non ho un tale scopo in questa sede, ma vorrei cercare di analizzare alcune delle possibili implicazioni, con particolare attenzione al ruolo che la ricerca scientifica e linnovazione tecnologica potranno giocare nel futuro. Le mie sono riflessioni preliminari che non hanno grandi ambizioni di originalità, ma si pongono soprattutto lo scopo di riportare linteresse su questi temi e di stimolare la ripresa di una riflessione collettiva, che oggi appare di importanza fondamentale.
Un nuovo ordine mondiale?
Se siamo di fronte come io credo ad una svolta di portata epocale, è possibile cercare di individuare alcune delle caratteristiche del nuovo "ordine mondiale" che si vuole imporre?
A mio modo di vedere, da un lato vi è il rafforzamento imposto anche con la violenza, assunta più che mai esplicitamente a metodo legittimo di scelte che si andavano delineando da un paio di decenni. Credo però che si delinei una vera svolta (o che emergano tendenze che non avevamo ancora visto con chiarezza), che ci impone di rivedere alcune delle categorie e delle chiavi di lettura che avevamo adottato, soprattutto in questultimo decennio.
La globalizzazione, ad esempio: è vero che molte letture più prudenti e critiche sono state proposte recentemente rispetto ad uninterpretazione quasi meccanica dei meccanismi della globalizzazione che sembrava prevalere inizialmente. A me pare che gli eventi di questo scorcio di secolo (rileggendo anche il cammino con cui vi si è giunti, a partire dalla guerra del Golfo, la crisi economica messicana, e via dicendo) portino a pensare che i meccanismi economici globalizzati, il mercato mondiale non possiedano una vera forza intrinseca di imporsi, dal momento che si rendono necessari interventi violenti laddove il meccanismo non gira da solo, fino ad istituzionalizzare luso brutale della forza per porre sotto controllo le zone calde o i corridoi strategici, per mettere in riga alleati e nemici, per conquistare e controllare realmente le vie commerciali, in una parola per imporre il comando. Il vero "ordine mondiale" che si cerca così di imporre per il XXI secolo mi sembra semmai il neoliberismo selvaggio, imposto con la forza a livello globale. Insomma, uneconomia globalizzata, certo, ma non per la forza e il carattere intrinseci dei suoi meccanismi, bensì con strumenti coercitivi (come sono quelli del Fmi e della Bm) e violenti.
I[...] continua
ABBONATI |
archivio / indici (1989-1998) / abbonamenti / altre pubblicazioni / informazioni / english / links |