Rivista quadrimestrale interdisciplinare
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GIANO. PACE AMBIENTE PROBLEMI GLOBALI
 
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Articolo pubblicato sul numero 38 di Giano. Pace ambiente problemi globali, maggio-agosto 2001

"NIENTE SARA' PIU' COME PRIMA"

di Riccardo Bellofiore



Gli attentati e la guerra hanno accelerato una crisi già in corso. Torna a valere il vecchio "socialismo o barbarie"; ma dalla barbarie il socialismo stesso deve liberarsi



Alla frase che abbiamo assunto come titolo sono stati attribuiti negli ultimi mesi significati differenti, tutti appropriati, ma con una torsione che dall’ottimismo per uno sperato disgelo dei movimenti si è andata volgendo a un più radicale pessimismo sullo scenario che va delineandosi, di più marcata chiusura dell’orizzonte sociale e politico. Certo, quella frase sintetizza alla perfezione il riemergere congiunto, in questo primo anno del nuovo secolo, di tre fenomeni che si ritenevano ormai destinati irrevocabilmente al passato, come il "secolo breve" che si era chiuso alle nostre spalle più o meno un decennio fa.

Innanzitutto, il venire a termine dell’illusione di un mondo unificato sotto il dominio di un capitale sedicente "globale", che si proclamava portatore di uno sviluppo universale e continuo, ormai privo di contraddizioni "oggettive" interne. Quel mondo si è piuttosto rivelato, ancora una volta, destinato alla crisi, portatore di distruzione e di guerra.

Quindi, l’emergere di una nuova conflittualità sociale diffusa, di un antagonista "soggettivo" e "interno", certo confuso, ma con caratteri di massa, globale come le dinamiche che contesta, a smentire l’idea che il nuovo mondo avesse ormai raggiunto una definitiva pacificazione, una incontestata legittimazione interna.

Infine, il terrorismo e lo spettro della guerra, l’incapacità del sedicente nuovo ordine mondiale di governare le esclusioni e le povertà che produce, il suo essere sordo e cieco alle catastrofi che, per sua convenienza o complicità o disinteresse, si producono e riproducono alla periferia. E perciò il serrare le fila contro un nemico che non si riesce a definire se non con i tratti irrazionalistici della guerra di religione e dello scontro di civiltà.

[...] continua



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