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GUERRA, WTO, CLIMA
di Vittorio Sartogo
L11 settembre ha portato alla cancellazione dei meetings internazionali, tra i quali lAssemblea della Fao a Roma e lincontro annuale del Fmi. Con due significative esclusioni: la IV Conferenza ministeriale dellOrganizzazione mondiale del commercio (Wto) e la VII Conferenza delle parti per lapplicazione della Convenzione quadro dellOnu sui cambiamenti climatici (Unfcc)
1. La Wto a Doha Dal 3 al 13 novembre 2001 a Doha, capitale dello stato monarchico del Quatar a schiacciante maggioranza mussulmana, si sono riuniti i rappresentanti dei 142 Stati attualmente membri del Wto, con la partecipazione degli Stati che hanno la qualifica di osservatori o che stanno chiedendo di farne parte. Comè noto Russia e Cina non ne fanno ancora parte, ma la Cina, a seguito degli accordi bilaterali conclusi con gli Usa nel novembre 1999 e con la Ue nel maggio 2000, diventerà socio del Wto nei prossimi mesi, dopo la ratifica intervenuta appunto a Doha. Con importanti conseguenze, come accenneremo più avanti.
I motivi di fondo che hanno giocato a favore del mantenimento di questa Conferenza sono sintetizzati dalle parole del generale Colin Powell, segretario di Stato Usa: "la politica commerciale americana è parte integrante della politica estera". Nè avrebbe avuto molto senso costruire, come è stato fatto, limportante e articolata alleanza antiterrorismo a dominanza Usa, evitando di affrontare il nodo degli interessi materiali, differenziati e potenzialmente antitetici. Lalleanza militare doveva assolutamente cercare di diventare più solida misurandosi con i temi che sono alla base dei malesseri, delle tensioni e dei conflitti. Per ribadire, con lavvio di un nuovo ciclo di negoziati sulle politiche economiche, la primazia dei mercati aperti, delle strategie liberiste, delleconomia politica del capitalismo. Per sottolineare i benefici per lumanità del commercio internazionale così come regolato dal Wto. Cera, insomma, più che mai bisogno di un segnale forte di sicurezza e di fiducia onde garantire il mondo di poter dominare gli eventi; una sorta di enduring freedom nelleconomia, anche per sostenere la guerra. E come era ed è obbligatorio vincere la guerra, così era ed è stato obbligatorio svolgere, e concludere positivamente, la Conferenza di Doha.
Occorreva poi, ed è il secondo forte motivo, cancellare assolutamente lo smacco subito a Seattle, quando la III Conferenza si era dovuta interrompere prima di giungere a una qualsiasi conclusione, dando anzi limpressione di aver subito la contestazione ostile dei sindacati statunitensi e dei movimenti no global. Lanalisi di parte corrente tende ad attribuire la maggior responsabilità di quel fallimento alla circostanza che le differenti posizioni degli Stati membri non fossero state adeguatamente negoziate negli incontri preparatori. Pone cioè la questione, nientaffatto marginale, di come si raggiunge il consenso allinterno del Wto, e della esclusione di fatto dal processo decisionale degli Stati che non sono in grado di partecipare o non vengono invitati nelle sedi informali preparatorie (green rooms).
[...] continua
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