Il primo problema è quello trattato da Angelo Baracca: il rischio
nucleare oggi e la sua fonte precipua, gli Usa dello stucchevole "Impero"
di due noti opinionisti internazionali. Come era già nellimpostazione
dello scritto, e come è reso esplicito nella Postilla, il cosiddetto
"storico accordo" BushPutin non è "la fine
della guerra fredda" e l"avvento di una nuova era"
di sucurezza e di pace, ma un inqualificabile inganno americano sulla
pelle dellumanità intera. Un inganno che i russi
alla loro volta tuttaltro che animelle pacifiste devono
sottoscrivere e subire nel quadro del riconoscimento al quale ambiscono
di un ruolo attivo di Potenza bicontinentale. Fa parte dellimpegno
di "Giano" non lasciare dubbi sul fatto che le lancette dellorologio
del "B.A.S." puntano sempre verso la mezzanotte del mondo.
In questo senso va anche la relazione di Angelo dOrsi al seminario
torinese.
Il secondo problema, quello del nostro "Punto" su Gli olocausti,
19331945 , curato da C. Marta e F. Soverina, viene presentato
nella Premessa alla serie di contributi di cui si compone quella sezione
della rivista. La preparazione del "Punto" ha richiesto un
impegno particolare di lavoro e di discussione. Dei risultati giudichino
i lettori. Qui vogliamo solo ribadire la continuità del nostro
interesse di ricerca e di riflessione su un capitolo di storia che,
con grande ricchezza simbolica ma spesso con limitazioni selettive che
ne restringono il significato, prende il nome di Auschwitz. Anche a
questo riguardo affermiamo la volontà di mantenere una posizione
di autonomia critica.
Infine, ai rapporti tra storiografia ed ecologia in termini più
concreti tra i problemi globali e il destino della civiltà umana
è dedicato un Supplemento speciale di Luigi Cortesi, che
vorremmo fosse letto nel quadro generale della nostra elaborazione e,
su questo stesso numero, accanto al saggio di Michele Nobile sul capitalismo
nel secolo XX. Esso intende suscitare una discussione che non riguardi
soltanto gli storici di professione e gli "ambientalisti",
e le rispettive discipline, ma si allarghi al di là di questi
confini.
Angelo Baracca
|
Il modello militare Usa e il rischio nucleare |
Angelo dOrsi |
Guerra e catastrofe |
Corsivo
|
Modernità
del machete (l. c.) |
Angelo Baracca |
Argentina/1: Il debito estero |
Norberto O.
Ferreras |
Argentina/2:La
crisi politica e sociale |
GLI OLOCAUSTI 19331945
(a cura di C. Marta e F. Soverina)
|
|
Premessa editoriale (l. c.) |
Francesco Soverina |
Pluralità e unità degli olocausti:
gli ebrei, e le altre vittime |
Gustavo Corni
|
I ghetti
ebraici nellEuropa orientale |
Marco Tomasone |
Il Porajmos: lolocausto dei Rom |
Barbara StelzlMarx
|
Prigionieri
di guerra sovietici nel Terzo Reich |
Brunello Mantelli |
Loppositore politico, estraneo e nemico della stirpe
|
Emilia Taglialatela
|
Lebensunwerte
Leben. Biopolitica e strage eugenetica |
Sara Valentina di Palma |
Rosa Winkel: la persecuzione degli omosessuali |
Paolo Piccioli
|
I testimoni
di Geova sotto il nazismo |
Claudio
Marta |
La scienza dello sterminio nazista.
Antropologia, igiene della razza e psichiatria |
SAGGI |
|
Michele Nobile
|
Leconomia mondiale del capitalismo:
sviluppo economico e catastrofi sociali |
LIBRI |
|
Antonio Gambino
|
Limperialismo
dei diritti umani (D. di Fiore) |
Sebastiano Timpanaro |
Il Verde e il Rosso (E. M. Massucci) |
Paolo Favilli
Mario Tronti |
Classe operaia (Rosa
Bernheim) |
SUPPLEMENTO ALLEGATO
|
Luigi Cortesi
|
La cultura storica
e la sfida dei rischi globali |
|
|
English Summaries |
Hanno collaborato alla realizzazione
di questo numero:
Giacomo Cortesi, Pier Giovanni Donini, Claudio Marta, Sarah Nicholson,
Francesco Soverina,
Mario Ronchi, Silvio Silvestri, Elisabetta Tuccinardi, Augusto Viglione
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